La Masseria Pilano gode di una posizione geografica centrale ed è ben collegata con le strade provinciali e statali, questo consente di raggiungere agevolmente luoghi di interesse storico e turistico quali la Valle d’Itria, Ostuni, Alberobello, la gravina di Laterza, Lecce, Matera etc. Siamo a metà strada tra il Mare Jonio e l’Adriatico.



La Valle d’Itria

Valle d'Itria

La Valle d’Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell’altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i Trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono ed è caratterizzata dalla presenza di grotte carsiche tra cui le celebri Grotte di Castellana. La Valle d’Itria coincide con la parte meridionale dell’altopiano delle Murge. Nota anche come Valle dei Trulli, si estende tra le province di Bari, Taranto e Brindisi e, oltre ai comuni di Locorotondo (BA), Martina Franca (TA) e Cisternino (BR), comprende Alberobello, Putignano, Turi, Conversano, Monopoli, Gioia del Colle, Castellana Grotte, Noci (BA), Ostuni, Ceglie Messapica e Fasano (BR). Martina Franca è il comune con la massima altitudine e con più abitanti (circa 50.000 abitanti) della Valle d’Itria. La flora si compone di tratti di bosco e di macchia mediterranea, alternati a numerosi vigneti da cui si ricava un vino bianco di ottima qualità, tra i quali il Locorotondo DOC ed il Martina Franca DOC, e oliveti secolari dai quali si produce olio di oliva extravergine.

 

Parco delle Gravine

Parco delle Gravine

Il Parco naturale Terra delle Gravine è un parco naturale regionale istituito in Puglia nel 2005 per tutelarne il patrimonio paesaggistico e faunistico. Si estende nelle province di Bari, Brindisi e di Taranto, nella zona delle Murge. Dal punto di vista naturale, soprattutto a causa delle condizioni impervie, le gravine hanno fauna e flora tipiche. È possibile incontrare parecchi rapaci di piccole dimensioni come il lanario, il grillaio e il gheppio, ma anche il nibbio bruno, la poiana, il biancone, il capovaccaio (oggi molto raro) e il gufo comune. Altri volatili presenti nelle gravine sono il corvo imperiale, rondoni, barbagianni, civette e cinciallegre. Di notte è facile trovarsi di fronte a pipistrelli. Negli stagni presenti nelle Gravine sono presenti l’ululone dal ventre giallo, tipico delle gravine dell’Italia meridionale, la rana, il tritone e il rospo. I mammiferi più comuni sono la volpe, l’istrice, il tasso, il cinghiale e piccoli roditori come il moscardino. Rettili presenti sono i serpenti cervone, la vipera e la meno pericolosa lucertola e tartaruga. Presenza comune è quella del “pugliese” geco di kotschy che nella tradizione popolare è chiamata lucertola m’bracidita o fracitana (lucertola marcia). Sono presenti il leccio, il pino d’aleppo, il corbezzolo, il frassino, il carrubo, l’acero e l’asparago selvatico. La Masseria Pilano è sita nel cuore del Parco Naturale Terra delle Gravine.

 

Le Cento Masserie di Crispiano

Le Cento Masserie di Crispiano

Nella provincia di Taranto esiste una zona ricca di storia, di cultura e di enogastronomia di cui pochi sono a conoscenza. E’ la zona percorsa dalla Green Road, un itinerario insolito che tocca masserie storiche che datano 1500-1700, cappelle, grotte, boschi, necropoli e insediamenti rupestri e che parte da Crispiano per giungere a Grottaglie e Pulsano. Poco più di una ventina di chilometri che racchiudono cinque diversi percorsi a seconda degli interessi, ideati dal Consorzio Le Cento Masserie di Crispiano, di cui Masseria Pilano è socio fondatore, che si impegna a rilanciare il turismo in un territorio rurale attraverso itinerari creati ad hoc nel rispetto dell’ambiente. Il percorso delle Cento Masserie tocca una quindicina di luoghi storici alla scoperta delle antiche usanze contadine. Il Percorso dei Santi fa tappa tra eremi, cappelle, masserie e cripte rupestri. Il Percorso dei Briganti segue le orme di Papa Giru, il famoso prete-brigante che ha ispirato decine di scrittori di inizio Ottocento, e Pizzichicchio, un soldato-brigante celebre per le sue scorribande nel territorio montano compreso tra Crispiano, Massafra, Mottola e Martina Franca. Il Percorso Archeologico è un itinerario storico nella zona di Cacciagualani che va dall’età del bronzo agli ori di Crispiano e che comprende anche il Museo Archeologico di Taranto, patria della Magna Grecia.

 

Il Mar Jonio e il Mare Adriatico

Il Mar Jonio e il Mare Adriatico

La Masseria è situata a metà delle due coste pugliesi: la costa Jonica e la costa Adriatica. Il Mare Adriatico e il Mare Jonio forniscono notevoli vantaggi per chi privilegia le vacanze in Puglia, soprattutto per chi ama lo sport  a diretto contatto con la natura, o anche solo per chi vuole conoscere il mare in tutte le sue sfaccettature. Le acque limpide offrono al visitatore uno spettacolo incantevole, con una costa ricca di insenature, grotte e profondi fondali, con una flora marina gremita da tante specie ittiche. I fondali, in alcuni punti lungo la costa, raggiungono gli 80 metri di profondità e la vita che anima questo tratto di mare affascina per la varietà dei colori. Non mancano scuole di windsurf o kitesurf, per gestire il vento con la tavola, o con l’aquilone e fare in aria varie acrobazie in base alle proprie capacità. Il mar Jonio: ambiente incontaminato con ampie spiagge di sabbia finissima ed acque cristalline, degne dei migliori mari caraibici, vaste pinete e una vegetazione, a tratti lussureggiante, rendono il paesaggio unico dal punto di vista ambientale. Si consigliano Marina di Pulsano e Ginosa Marina. Il mare Adriatico con le sue lunghe ed ampie spiaggie e i lidi ben attrezzati rendono la propria vacanza piacevole ed elettrizzante; si consigliano Capitolo e Savelletri.

Lecce

Lecce

Culla del Barocco pugliese è la ricca città di Lecce, città dalla storia millenaria, nota soprattutto per la straordinaria presenza di numerosi esempi di architettura, scultura e pittura barocca. Qui il barocco assume infatti caratteristiche particolari, assolutamente uniche e originali nel loro genere. Passeggiando tra le vie della città di Lecce si possono infatti ammirare facciate realizzate in calda pietra arenaria, di chiese e di palazzi signorili la cui bellezza è tale da indurre a pensare che siano state eseguite allo scopo proprio di ottenere effetti non inferiori a quelli di una scenografia teatrale e che resteranno eterna testimonianza di un’arte meravigliosa. L’originalità dello stile che caratterizza tali testimonianze fa infatti parlare di barocco leccese. La bellezza e l’unicità dei suoi monumenti hanno portato a definire Lecce come la “Firenze del Sud”. Lecce è la porta d’ingresso del Salento: una delle aree in cui la natura ha meglio lavorato in Italia e l’uomo ha vissuto nel tempo creando piccoli borghi che si affacciano sul limpidissimo mare tra il verde della vegetazione, le bianche scogliere, gli oliveti ed i vigneti che ci regalano ambitissimi prodotti per le nostre golose tavole.Visitare il Salento è un vero dono che merita anche d’inverno quando tutto è ancora più silenzioso ed i suoni della natura si odono con più forza.

 

Matera

Matera

Matera è un comune italiano di 60.023 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e seconda città della Basilicata per popolazione. La città è nota in tutto il mondo per gli storici rioni Sassi, riconosciuti nel 1993 Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO (primo sito dell’Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento). La città si trova nella parte orientale della Basilicata a 401 m s.l.m., al confine con la parte sud-occidentale della provincia di Bari (con i comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Santeramo in Colle) e l’estrema parte nord-occidentale della provincia di Taranto (con i comuni di Ginosa e Laterza). Sorge proprio al confine tra l’altopiano delle Murge ad est, e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume Bradano. Il corso di questo fiume è sbarrato da una diga, costruita alla fine degli anni cinquanta per scopi irrigui, ed il lago artificiale creato dallo sbarramento, chiamato Lago di San Giuliano, fa parte di una riserva naturale regionale denominata Riserva Naturale di San Giuliano. Il torrente Gravina di Matera, affluente di sinistra del Bradano, scorre nella profonda fossa naturale che delimita i due antichi rioni della città: Sasso Barisano e Sasso Caveoso. Sull’altra sponda c’è la Murgia, protetta dal Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri.